"Di Voci e Di Suoni"
Organizzato dalla Compagnia Teatro Popolare "P.Liuzzi" di Caprarola
Edizione 2019
Programma
Gabriella Aiello, Mauro Palmas e Alessandro Foresti: "Agorà, la piazza cantata"
Spettacolo gratuito

Gabriella Aiello: voce, kalimba, tamburi a cornice
Mauro Palmas: liuto cantabile ,mandola , elettronica
Alessandro Foresti: pianoforte, fisarmonica
L'Agorà per le città greche era la piazza del mercato, il luogo delle assemblee, il punto di riunione di una comunità, dove il brusìo, le voci armoniose dei venditori ordivano melodie di vita quotidiana. Il concerto è dedicato alla piazza, alla strada, al luogo di incontro e scambio di culture. Un luogo di festa, di amori dichiarati e non sempre ricambiati, un luogo di scandalo e di protesta, in cui di voce in voce da secoli le storie si sono popolate di volti, di suoni, di antichi rituali, una tradizione che da allora si rinnova attraverso la rielaborazione di canti e antiche melodie di tradizione popolare ad opera di tre musicisti di eccellente esperienza e sensibilità.
CAPRAROLA - Salone ex Scuderie Farnese
Compagnia Teatro Popolare "P.Liuzzi", in collaborazione con gli apprendisti narratori di Comunità del DIBAF-Unitus e della Banda Musicale "F.Mascagna":
"Di Passi e Di Suoni" Passeggiata-racconto nei luoghi della musica
Spettacolo gratuito

Una passeggiata-racconto in cui si narra l'evoluzione musicale di Caprarola, partendo dal musicista Ercole Bernabei, passando per la storica Banda Musicale "Filippo Mascagna", fino ad arrivare alla scuola di musica di Don Paolo Stefani e ai nostri giorni. Tutto questo in una passeggiata per i vicoli del paese alla riscoperta di quei luoghi che hanno avuto un legame, diretto o indiretto, con la storia musicale della città di Caprarola.
CAPRAROLA - Piazzale del Cantinone di Palazzo Farnese e poi per le vie del paese
Zenìa: Folk immaginario
Massimiliano Felice: organetto e chitarra, composizione
Andrea Marchesino: chitarra
Davide Roberto: percussioni e canto
Nora Tigges: canto, testi
Immaginare un paese. Posarlo sulla terra stretto tra le montagne e il mare. Inventare una lingua, usi e costumi. E poi raccontarne storia, leggende, personaggi, memorie attraverso la musica. Questa è Zenìa. Nel dare vita a questo visionario progetto, quattro musicisti da anni attivi e noti nel panorama folk si slacciano da ogni riferimento geografico per presentare la inedita musica di un paese immaginario, cui hanno dato il nome di Zenìa. Il concerto propone una "visita guidata" fantastica, dove i canti "tradizionali" nella lingua originale (immaginaria) del luogo sono presentati raccontando le (immaginarie) tradizioni locali. Chi ascolta sarà dunque invitato a sedersi alla taverna che affaccia sul porticciolo di Zenìa, ad assaggiarne le pietanze e poi, volta a volta, a condividerne le feste, le ricorrenze e la vita quotidiana, sempre accompagnata dalla musica. Come ogni vero viaggio, anche quello immaginario a Zenìa porta a conoscere l'ignoto, ma anche, e soprattutto, qualcosa di noi stessi.
CAPRAROLA - Rotonda ex Scuderie Farnese
Sossio Banda: "Ceppeccàt"
Francesco Sossio: sax, clarinetto, fiati tradizionali, voce
Loredana Savino: voce
Tommaso Colafiglio: chitarre
Pasquale Barberio: fisarmonica
Giovanni Montesano: basso acustico
Walter Vivarelli: batteria, tamburi a cornice
La Sossio Banda è una formazione di sei musicisti professionisti guidata e fondata nel 2008 a Gravina in Puglia (Ba), dal sassofonista e compositore Francesco Sossio. La musica nasce da sonorità dell'Alta Murgia pugliese contaminata da molteplici ritmi e suggestioni, attraverso l'utilizzo di strumenti tradizionali e contemporanei. Il repertorio comprende brani inediti e pezzi della tradizione pugliese rivisitati e riproposti con sensibilità moderna, caratterizzati da un sound originale e innovativo. Tema principale di Ceppeccàt, ultimo album della Banda, è il vizio e i sette peccati capitali. Il titolo emblematico, che in dialetto barese significa "Che peccato", ha un doppio significato: "che peccato" per l'uomo, "c'è peccato" dell'uomo. Un album molto variegato, frizzante, bilingue, in cui sonorità bandistiche e balcaniche, si contrappongono ad ambientazioni malinconiche, dettate dal suono nudo e crudo di un contrabbasso e tammurriate e tarante dal ritmo sfrenato e incalzante, dialogano con delicate melodie dal gusto francese. Si parte dalla Puglia, in particolare dall'Alta Murgia, per arrivare a toccare luoghi distanti nel tempo e nello spazio attraverso una contaminazione spregiudicata ma rigorosa e mai forzata di sonorita` e ritmi diversi. L'uso del dialetto e` inteso come simbolo di appartenenza alla propria terra: avere ben chiaro quali siano le proprie origini, fa apprezzare ancor di piu` le differenze e solo allora puo` avvenire lo scambio, la contaminazione cosciente e vera. Lo spettacolo della Sossio Banda e` divertimento, calore, momenti di profondita` e di adrenalina che si alternano e si fondono in un'esperienza unica. Il pubblico della piazza si lascia coinvolgere nel movimento e partecipa in maniera attiva ai concerti della Banda, condotto nel rito profano e spirituale della danza nella migliore tradizione della musica popolare. Decontrollo, catarsi, abbandono alla propria essenza primordiale, in una parola: e` festa.
CAPRAROLA - Piazzale Santa Teresa
Compagnia Rueda Teatro: "Pezzi, si vive per imparare a restare morti tanto tempo"
Regia e drammaturgia: Laura Nardinocchi
Con: Ilaria Fantozzi, Ilaria Giorgi, Claudia Guidi
È l'otto dicembre. Tre donne, una madre e due figlie devono preparare l'albero di Natale. Posizionare al meglio le luci, prendere le giuste palline, decidere come e quante metterne, scegliere la punta più adatta. Una serie di operazioni che si devono fare insieme, che richiedono tempo e pazienza. La madre vorrebbe che tutto fosse perfetto, le figlie ostacolano il suo intento. Preparando l'albero di Natale tutte fanno intravedere le loro paure, i loro sogni, le loro fragilità. Solo una volta libere dall'idea di dover festeggiare per forza, riescono a ritrovarsi. Nel caos, e non nell'apparente ordine, trovano la voglia e la bellezza di ricordare i tempi passati.
CAPRAROLA - Rotonda ex Scuderie Farnese
Michele Ascolese: "Il suonatore Faber", Poesia e musica di Fabrizio de André
Michele Ascolese: chitarra
Daniela Colace: voce
Gianni Gandino: voce
Andrea Nebbiai: basso
Daniele Fallarino: chitarre
Federico Nespola: batteria, percussioni
Il gruppo musicale, guidato da Michele Ascolese, chitarrista storico di Fabrizio De André fino all'ultimo "Anime Salve" e presente in tutti i suoi tour dal 1990 in poi, presenta uno spettacolo sulle tracce più intime di De André. Il gruppo esplorerà l'anima etnica e più autenticamente popolare del repertorio di Faber, per arrivare poi al periodo più recente, con brani tratti dai celebri album "Creuza De Ma", "Le Nuvole" e "Anime Salve".
CAPRAROLA - Piazzale Santa Teresa
Elena Ledda: "Làntias"
Elena Ledda: voce
Simonetta Soro: voce
Mauro Palmas: liuto e mandola
Silvano Lobina: basso
Marcello Peghin: chitarre
Andrea Ruggeri: batteria e percussioni
"Làntias"(in italiano Lumi) è un emozionante spettacolo di grande poesia e musica. Un progetto altamente poetico, nel quale note e versi si avvicendano e si intrecciano per raccontare il mondo attuale: i temi dell'emarginazione, dell'emigrazione, del lavoro, la questione femminile, le solitudini dei più deboli, le relazioni interpersonali. Un racconto con particolare attenzione verso il femminile, che emerge potentemente dall'intensità di una lingua fortemente espressiva e senza tempo, come il sardo, e dalla preziosità di una musica che viaggia abbracciando suoni e voci delle genti del Mediterraneo e oltre. Un progetto ambizioso, che vede la grande forza interpretativa e creativa di Elena Ledda con a fianco il gruppo, che costantemente progetta e condivide il suo lavoro.
CAPRAROLA - Piazzale Santa Teresa
INFORMAZIONI UTILI
Gli spettacoli si terranno a CAPRAROLA (VT)
PREVENDITE:
Costo biglietti: Intero 10 euro - Ridotto 7 euro (Oltre diritto di prevendita)
Per informazioni Enoteca Bacco & C.- CAPRAROLA - Piazza Martiri della Libertà, 11 - Tel. 346/6165131 - 329/3604044
Il ricavato della manifestazione sarà devoluto all'Associazione AMISTRADA