"Di Voci e Di Suoni"
Organizzato dalla Compagnia Teatro Popolare "P.Liuzzi" di Caprarola
Edizione 2018
Programma
Canio Loguercio e Alessandro D’Alessandro in
“Canti, ballate e ipocondrie d’ammore”
>Targa Tenco 2017 come miglior album in dialetto
(presso Piazza Monsignor Sebastiani Giuseppe)
Canio Loguercio: Voce, chitarra
Alessandro D’Alessandro: Organetto, live electronics
In una lingua tanto ibridata da bruciare ogni riferimento territoriale, il canto si leva a fil’e voce in coinvolgenti litanie d’amore e intense giaculatorie profane (brevi preghiere che si recitano solitamente a memoria, a voce o mentalmente), per dispiegarsi in serenate e ballate che della forma canonica della canzone napoletana conservano appena il ricordo, sovrastato da sentimenti impastati di terra e di umori corporei.
Nella commistione di colto e popolare si inabissa ogni sfibrato omaggio alla tradizione, mentre l’organetto di Alessandro D’Alessandro assume un respiro orchestrale, evidenziando le complesse geometrie musicali nelle quali si svolge il racconto dolente e appassionato di Canio Loguercio.
Si delinea così un affresco in cui le passioni individuali diventano emozioni collettive.
A “Canti, ballate e ipocondrie d’ammore” è stata assegnata la targa Tenco 2017 come miglior album in dialetto.
Canio Loguercio musicista, poeta e performer, lucano ma napoletano d’adozione, è autore di progetti all’incrocio tra canzone d’autore, poesia e teatro. Già finalista in tre diverse edizioni del Premio Recanati e candidato alla Targa Tenco nel 2014, è stato conduttore, regista e autore di programmi per la RAI, consulente artistico della Fondazione Romaeuropa, nonché promotore di iniziative interculturali come Kufia-canto per la Palestina e Trasmigrazioni.
Alessandro D’Alessandro interessato alle più svariate forme musicali, si dedica principalmente alla contaminazione dell’organetto con stili e armonie non propriamente di matrice popolare. Con un’intensa attività concertistica e collaborazioni con numerosi musicisti italiani e stranieri, è organetto solista e coordinatore artistico dell’Orchestra Bottoni, il cui disco d’esordio è stato finalista al Premio Tenco 2015 e secondo miglior disco al Premio Loano 2014.
CAPRAROLA - Piazza Monsignor Sebastiani Giuseppe
"A pescar canzoni - Viaggio per terra e per mare nella canzone popolare"
Una bellissima favola per adulti e bambini
Marcella Brancaforte: Voce, chitarra
Caterina Gonfaloni: Voce, organetti diatonici, tamburi a cornice, darabouka, launeddas
Fabio Porroni: Voce, chitarra, violino, mandolino, bouzouki
La musica della tradizione popolare da ascoltare, da cantare, da guardare. Dalle coste dell'Italia al Medio Oriente per risalire fino ai Balcani sulla scia di Colapesce bambino, con gli strumenti musicali della tradizione popolare.
“A Colapesce bambino piace cantare ed andare per mare... E si spinge lungo le coste del Mediterraneo con la sua rete che lascia i pesci nel mare, ma prende le canzoni per farle volare!”.
"A pescar canzoni" dipinge - con parole, suoni e colori - il viaggio attraverso il Mediterraneo di un personaggio ispirato alla figura leggendaria di Colapesce, di cui si immagina l'avventurosa infanzia alla scoperta di popoli antichi, vicini e lontani, e della loro musica. L'esplorazione del piccolo Cola, metà bambino e metà pesce, inizia dalle coste del Basso Lazio, tocca la Sardegna, e dopo una sosta nella sua Sicilia natale, approda in Calabria per conoscere gli Arbereshe. Il suo peregrinare lo condurrà poi in Medio Oriente e dopo essere risalito verso le coste pugliesi, attratto dai ritmi trascinanti di Pizziche e Tarante, la sua innata curiosità lo porterà a risalire l'Adriatico fino in Serbia, per unirsi infine ai popoli nomadi dell'Europa dell'Est.
Le voci dei tre musicisti, accompagnate da strumenti acustici quali organetti, chitarra, tamburelli, violino, bouzouki e launeddas, ci guidano attraverso tradizioni musicali diverse ma tutte accomunate da un'unica matrice: la voce del popolo, che si tratti di canti di lavoro, di festa o liturgici.
CAPRAROLA - Piazza Monsignor Sebastiani Giuseppe
Canzoniere Grecanico Salentino in Concerto
Mauro Durante: Voce, percussioni, violino
Alessia Tondo: Voce, percussioni
Silvia Perrone: Danza
Giulio Bianco: Zampogna, armonica, flauti e fiati popolari, basso
Massimiliano Morabito: Organetto
Emanuele Licci: Voce, chitarra, bouzouki
Giancarlo Paglialunga: Voce, tamburieddhu
Fondato nel 1975 dalla scrittrice Rina Durante, il Canzoniere Grecanico Salentino è il più importante gruppo di musica popolare salentina, il primo ad essersi formato in Puglia.
L’affascinante dicotomia tra tradizione e modernità caratterizza la sua musica.
E’ composto dai principali protagonisti dell’attuale scena pugliese, che reinterpretano in chiave moderna le tradizioni che ruotano attorno alla celebre pizzica tarantata rituale, che aveva il potere di curare attraverso la musica, la trance e la danza il morso della leggendaria taranta.
Gli spettacoli del Canzoniere sono un’esplosione di energia, passione, ritmo e magia, che trascinano in un viaggio dal passato al presente sul battito del tamburello, cuore pulsante della tradizione salentina.
Il cuore del gruppo rimane ancorato ai suoi ulivi secolari e alla tradizione della sua terra di mare, ma sfrutta al massimo la naturale tendenza a sintetizzare culture diverse, per trascinare l’ascoltatore in una dimensione differente, tra ballate dolci, pizzica e pop anthemico.
Guidato dal tamburellista e violinista Mauro Durante e acclamato da pubblico e critica con 18 album e innumerevoli spettacoli tra Stati Uniti, Canada, Europa e Medio Oriente, il gruppo ha fatto la storia della world music italiana, venendo riconosciuto nel 2010 dal MEI come Miglior Gruppo Italiano di Musica Popolare.
CAPRAROLA - Piazzale Santa Teresa
Nema Problema Orkestar in Concerto
Fabio Marconi: Chitarra elettrica
Davide Marzagalli: Sax alto
Simone Maggi: Tromba
Camilla Barbarito: Voce
Andrea Imelio: Basso
Alberto Pederneschi: Batteria e percussioni
Un progetto che unisce composizioni originali e musiche tradizionali provenienti dalla cultura balcanica, klezmer, mediorientale, jazz, rock, caraibica, classica, sino al punto di perdere i confini della propria ricerca.
Queste svariate influenze stilistiche confluiscono in un repertorio colto ma dal sapore popolare, d'ascolto e al contempo irrefrenabilmente ballabile. La raffinata qualità musicale, spinta dall'esuberanza di fiati e percussioni, è tessuta abilmente nella trama di uno spettacolo adatto ad ogni tipo di contesto, perché capace sia di improvvisare rubando i segreti dell'arte di strada, sia di calcare i palcoscenici con altrettanta disinvoltura.
Nell'arco di una carriera decennale, Nema Problema si è esibita ospite di festival, concerti, teatri, eventi e matrimoni, suonando in tutta Italia e all'estero. Durante il tour europeo 2011 viene doppiamente premiata al 51° Festival di Guca (Serbia), dove si svolge la più importante rassegna di musica balcanica a livello mondiale: terzi classificati alla competizione per orchestre internazionali e insigniti del premio speciale del pubblico.
Per tre importanti occasioni il gruppo ha aperto il concerto della celebre Boban and Marko Markovic Orkestar.
CAPRAROLA - Piazzale Santa Teresa
Mario Pirovano in “Mistero buffo”, regia di Dario Fo
“Sono stato apprendista di bottega, commesso, macellaio, installatore di condizionatori d’aria… dall’età di dodici anni non c’è mestiere che io non abbia sperimentato. Poi, a ventiquattro anni, sono emigrato in Inghilterra, e anche qui ho svolto i mestieri più disparati.
Vivevo a Londra da quasi dieci anni. Una sera sono andato al teatro ‘Riverside Studios’ per assistere a “Mistero Buffo”: fu una folgorazione. Nella lingua, nei gesti, nei personaggi e nelle storie popolari di quell’opera io ritrovavo le atmosfere e le situazioni della mia infanzia contadina. Nella denuncia dell’ingiustizia, nella voglia di riscatto e nell’ironia mi sono riconosciuto subito completamente, consapevole del valore sociale oltre che artistico del testo. Sono tornato ogni sera a teatro per rivedere lo spettacolo e conoscere finalmente Dario Fo e Franca Rame. Da quel momento sono entrato a far parte della loro compagnia ricoprendo incarichi diversi: traduttore, responsabile della diffusione del materiale editoriale, aiuto elettricista, aiuto macchinista, direttore di scena, assistente alla regia, comparsa…”
Mario Pirovano
“Per anni è stato ad ascoltare le mie esibizioni, ha seguito le lezioni e le dimostrazioni che davo ai giovani attori. Alla fine ha assimilato come un’idrovora tutti i trucchi e la “sapienza” del mestiere al punto da poter arrivare ad esibirsi da solo con grande successo. Personalmente ho assistito ad una sua esibizione nell’ Università di Firenze, facoltà di Lettere. L’ho trovato eccezionale. Soprattutto non mi faceva il verso, non mi imitava. Dimostrava una propria carica del tutto personale, una grinta di fabulatore di grande talento.”
Dario Fo
Il “Mistero Buffo” di Dario Fo è stato riproposto dal ’69 ad oggi in oltre 5.000 allestimenti in Italia e all’estero e viene ormai considerato un ‘classico’ del Novecento.
Un mistero buffo è uno spettacolo grottesco, una rappresentazione che nasce dal popolo, un mezzo di espressione popolare ma anche di provocazione e di agitazione delle idee.
La lingua in cui viene recitato è un particolare insieme di dialetti delle regioni settentrionali e centrali dell’Italia, una lingua sempre perfettamente comprensibile grazie alla forza della gestualità che accompagna la narrazione. Si tratta di un monologo senza scenario, senza musica, senza costumi, che sollecita l’immaginazione e la partecipazione degli spettatori al punto da rendere quasi visibile, sulla scena, una molteplicità di personaggi, di oggetti e di luoghi.
CAPRAROLA - Piazzale Santa Teresa
INFORMAZIONI UTILI
Gli spettacoli si terranno a CAPRAROLA (VT) - (Piazzale di Santa Teresa o Piazza Monsignor Sebastiani Giuseppe)
PREVENDITA BIGLIETTI SPETTACOLI PRESSO:
Costo biglietti: Intero 10 euro - Ridotto 7 euro (Oltre diritto di prevendita)
Ingresso dalle ore 21:00
Inizio spettacoli ore 21:30
Per informazioni tel/fax 346/6165131 - cell 329/3604044
Il ricavato della manifestazione sarà devoluto all’Associazione AMISTRADA