Commedie
LA SERENATA E' FENITA (2011)
Scritto e diretto da Romolo Passini
Uno dei meriti che nessuno più disconosce al teatro amatoriale è quello di preservare e tramandare il teatro dialettale e le lingue regionali. E, dunque, assolutamente meritata appare l’attribuzione del premio alla compagnia di Caprarola per l’attento studio e l’efficace resa del dialetto caprolatto degli anni ’50 quasi fosse una composizione musicale, ed anche per la convincente ricostruzione di una provincia italiana, forse un po’ ingenua, ma alla quale oggi, tutti guardiamo con rimpianto e tenerezza.
Inoltre
Nomination miglior attore non protagonista per Francesco Zenoni.http://www.tusciaweb.eu/2012/11/concluso-il-memorial-marco-brigliozzi/
Alla Compagnia che per il testo rappresentato, per il contesto scenico, per la capacita' interpretativa di tutti i personaggi coinvolti, per l'impegno e la passione profusa, ha "raccontato" la vicenda con ritmo, armonia e naturalezza, trasmettendo al pubblico comicita' e professionalita'.
Scene: Dario Cangani, Ersilio Leone, Alessandra Menghi, Danilo Tossini
Costumi: Elisabetta Gasbarri
Luci: Filippo Menghi
Musiche originali: Paolo Stefani
Scritto e diretto da Romolo Passini
Caprarola. Il richiamo di una corriera che sta per partire ci proietta alla fine degli anni 50. I pendolari assonnati si muovono all'alba verso la citta'... lasciano l'aria pura e genuina del loro paese, un'aria profumata di sapori antichi, di serenate, di amore per la propria terra e piacevoli abitudini; vanno a Roma, dove tutto e' possibile, dove il lavoro e' certo. Alvise ama la musica e la vita, corteggia Margherita da sempre, e' un eterno Peter Pan. Con lui c'e' Checco, suo amico e "zitello" per convinzione. I due amici non vogliono partire, non sognano Roma, rimangono legati al paese, fino a quando...
L'impatto con la citta', per Loviggi, Sesto, Camillo e Giacinto e' un vortice di emozioni
contrastanti, le pareti scrostate di un'autofficina adibita a "suite" diventano una casa confortevole e familiare,
provvista di un lussuoso bagno. L'urbanizzazione, il miracolo economico... ma fu davvero un miracolo?
Forse, per finire la serenata ci voleva proprio questo.
Anche questa volta la Compagnia "P.Liuzzi" ci propone l'ennesimo viaggio nel tempo, un viaggio pervaso, come sempre, dalla solita voglia di capire il perche' di quello che siamo oggi e se, magari facendo un percorso diverso, saremmo potuti essere altro.
Dopo quasi quarant'anni di attivita', la curiosita' e' rimasta immutata cosi' come la voglia di raccontare, perche' e' la tradizione orale quella alla quale attinge la Compagnia, diventando, essa stessa, portavoce e custode di quella cultura popolare che, rinnovandosi ogni giorno, costituisce semplicemente la nostra storia.