Riserva naturale del lago di Vico

Per sapere qualcosa sul nostro territorio.

      

La "Riserva naturale regionale Lago di Vico" si sviluppa intorno all'antico lacus Ciminus (12 chilometri quadrati, altitudine 507 metri, 18 chilometri di perimetro e 46 metri di profondità), che si è formato circa settecentomila anni fa in seguito allo sprofondamento del vulcano di Vico, appartenente al gruppo dei monti Cimini. In tempi remoti il lago occupava quasi tutta la conca craterica tanto che il monte Venere (metri 838) era collegato al crinale da un sottile lembo di terreno e si presentava quasi come un 'isola lacustre. Superficie e profondità diminuirono quando venne scavato, prima dagli Etruschi e poi dai Romani, un emissario sotterraneo, lasciando allo scoperto molti terreni oggi in parte acquitrinosi ed in parte coltivati a noccioleti. Nel XVI e XVII secolo l'emissario venne ampliato ed utilizzato dai Farnese per azionare alcuni opifici nella cosiddetta "valle delle Ferriere" nella vicina Ronciglione.




L'ambiente paesaggistico, uno dei più belli d'Italia, è pressoché intatto . Nella Riserva naturale è possibile effettuare escursioni a piedi, a cavallo ed in bicicletta nell'aerea paludosa e lungo i sentieri del monte Venere e del monte Fogliano (metri 965) ricoperti da cerri d'alto fusto e secolari faggete depresse ritenute dagli esperti un residuo delle glaciazioni preistoriche. Castagneti cedui e querceti si alternano ad un fitto sottobosco ricco di varietà di piante e fiori: agrifogli, ciclamini, bucaneve, gigli rossi, narcisi, orchidee selvatiche (ne sono state individuate una quindicina di specie), pungitopo, ginepri, felci, giacinti, ginestre ed una nutrita famiglia di funghi mangerecci.

In questo paradiso terrestre trovano rifugio il riccio, la volpe, la faina, la donnola, la lepre, la martora, il gatto selvatico, l'istrice, il ghiro, il tasso ed il cinghiale. Nel lago trovano il loro ambiente ideale numerose specie di uccelli acquatici nidificanti, stanziali o presenti durante i passi e lo svernamento: il germano reale, la canapiglia, il moriglione, l'alzavola, la marzaiola, il fischione, ecc. Fra questi lo svasso maggiore, preso a simbolo della Riserva naturale, è presente con una colonia di circa quaranta coppie. Le paludi ed il lago, con i folti canneti che lo circondano, ospitano una ittiofauna ricca e caratteristica delle acque dolci: il luccio, il coregone, il persico, la tinca, l'anguilla, ecc..